Sotto una luce bigia, senza posa,

senza ragione, si contorce e incalza danzando,

spudorata e rumorosa,

La Vita: così, poi, quando s’innalza

voluttuosa la notte all’orizzonte,

e tutto, anche le fami, in sé racqueta,

tutto annuvola e spegne, anche le onte, “Eccoti, alfine!”

mormora in poeta.

Charles Baudelaire

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I ricordi hanno odori e sapori diversi, sanno di storie che luoghi e polvere ne hanno ancora addosso la loro essenza.

Quelle stagioni narrate da suoni che ci hanno resi immagini sotto gli occhi attenti e definitivi di Algie, che ha accompagnato la nostra generazione prima che divenisse una generazione in cristalli liquidi.

Questa è una storia, una storia come tante e, per questo, importante come tante... ma non sarò io a narrarla!

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Non è semplice e scontato che si riesca sempre a riempire degli spazi, il più delle volte ti ritrovi ad essere tu la parte vuota di uno spazio. Il silenzio stesso dovrebbe rendere percezione del distante e del vuoto, ma ritengo che esso abbia soprattutto il dono di allietare le nostre anime in un sempre eterno e inequivocabile abbraccio di fratellanza con l'infinito.

 

Siamo dentro, ne sentiamo il profumo e ne assaporiamo il gusto. Siamo pregni e carichi, ma legati. Siamo niente!
Prigionieri mai liberi di cibarsi delle radici di una terra che vibra di un suono assordante ma muto. Sono vibrazioni che di pena urlano tutta la nostra forza trattenendo, come una vela spiegata ad abbracciare il vento, l'impotente desiderio di chi è dentro, di chi sente, di chi assapora ma non potrà mai vibrare con essa, Calabria mia, le sopite armonie che mai potranno essere.

 
 

Un'immersione di luce in un'aspra e inconsapevole meccanica che porta con sé le capacità nel raddrizzare e fondere il promiscuo in un unico, cordiale e fraterno piatto colore.
Il reale ha avuto il suo confronto. Nell'ultima battaglia si è scontrato con i suoi più ostinati nemici come l'immaginazione, il surreale, la fantasia... e l'ha avuta vinta.
Chi vive la realtà è in continua ricerca degli sconfitti.


 

Non è forse l'esistenza prova d'essere? È essa quella sensazione di equilibrio stentato nel quale ci si muove al suo interno come in attesa di una, pur lieve, vibrazione?
Tema delle oscillazioni esistenziali senza sentire la necessità del doversi sorreggere.
L'esistenza ha modo di trovare il suo equilibrio aggrappandosi a un desiderio, al moltiplicarsi dei ricordi, all'armonia agrodolce delle esperienze vissute e alle vibrazioni semantiche di una... bombetta. Una bombetta è prova d'essere.

 

Dualismo, paura del confronto, voglia di ritorno e desiderio del non abbandono. Rivalità tra l'essere e il non essere, del leggero e del pesante. Concetto permanente di qualsivoglia gesto compiuto e per noi inconsapevolmente catalogato e aperto in due come una spada nelle mani di Parmenide, non permettendo esso alcuna via di mezzo. Non è cosa semplice districarsi in concetti senza confutarne le affinità con i propri e, infine, riproporli come in uno scarabocchiato carnet gettato addosso alle coscienze altrui.

 
 
 

Estratto da "Abbonamento Musei Piemonte" del 25/08/2020 -  Mostra: "L'immaginario nell'arte: tra astrazione e figurazione", Museo Civico Casa del Conte Verde. (18 luglio - 30 agosto 2020)

"La confusione delle emozioni, la varietà delle reazioni, le difficoltà quotidiane degli ultimi mesi: tutto questo è penetrato a fondo anche nelle opere degli artisti contemporanei.
Soffermiamoci sul quadro del pittore locrese Luigi Lombardo: su uno sfondo evocativo di macerie crollate o ancora in bilico, appaiono due donne, tanto realistiche quanto cariche di valore simbolico. Da un lato ci sembra di scorgere il volto della disperazione, dell'abbattimento, dall'altro emerge il tenero conforto di chi è stato pronto a sostenerci nei momenti più bui, a starci accanto nella solitudine. Anche "a distanza di sicurezza"."

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

"L’attesa è un cuore dall’agro mantello.
Così le illusioni, la speranza, le passioni di rosso abbigliate....
Se per natura tua la distanza dà maggiore equilibrio allo spazio,
condannerai i dettagli a crudele sorte.
E poi gli occhi della gente han bisogno d’esser guardati da vicino, …da molto vicino!" L.L.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ogni balocco dimenticato è un po' della nostra anima che si perde. 
Un mondo senz'anima è un gioco senza padrone!!!

 
 

La Terra fece nascere l'uomo
L'uomo concimò la Terra
Così questa nutrì l'uomo
Di modo che lui poté continuare a prendersi cura di lei.
Sarebbe dovuta essere la sola legge!